Quando l’uomo avrà saputo dare luce alle sue parole e quando non sarà più solo in mezzo agli altri, allora potrà farsi chiamare “maestro” e, senza bisogno di insegnarlo, gli altri gli porteranno rispetto.
Nessuno scritto può decretare chi è maestro: lo decreteranno la stima ed il rispetto che, una volta circondato l’uomo, lo eleveranno a tale onore.
Non ci si dimette dal titolo di Maestro perché l’unico modo per farlo è di screditarsi agli occhi di chi lo ha eletto.
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Piccolo pensiero
Quando il tuo maestro ti corregge, ringrazialo due volte: la prima perché ti sta tramandando il suo sapere; la seconda perché crede nelle tue capacità di apprendere.